La spiegazione
scientifica sulla pericolosità
dei vaccini
I
12 punti del Dottor
Gava. Questo è ciò che
il pediatra e il
Ministero della Salute
dovrebbero dire ai
genitori.
A Padova c’è un
dottore, uno di
quelli che in poche
parole, poco
tecniche, riesce a
spiegare ciò che
invece dovrebbe
spiegare il
Ministero della
Sanità ai genitori
prima della
vaccinazione dei
loro figli. In un
suo recente articolo
ha elencato in 12
motivazioni la causa
della pericolosità
dei vaccini. Il suo
nome è Dott. Roberto
Gava, laureato in
Medicina
all’Università di
Padova,
specializzato in
Cardiologia,
Farmacologia Clinica
e Tossicologia
Medica. Dopo dieci
anni di lavoro in
ambiente
universitario ed
essere stato autore
di libri di
Farmacologia e
moltissime
pubblicazioni
scientifiche (www.robertogava.it),
da una quindicina di
anni sta cercando di
studiare gli
approcci medici non
convenzionali,
rivedendoli anche
alla luce delle
attuali conoscenze
scientifiche.
Di seguito
pubblichiamo per
intero le 12
motivazioni sulla
pericolosità dei
vaccini, sperando
che l’informazione
venga diffusa quanto
più possibile sul
territorio italiano.
I vaccini sono
sicuri e anche
utili?
“Consideriamo solo
questi aspetti
principali:
1) Il sistema
immunitario di un
bambino di pochi
mesi è totalmente
immaturo e quindi
facilmente
squilibrabile.
2) Oggi i bambini
sono più deboli di
una volta per
innumerevoli motivi
(madri più
stressate,
alimentazione meno
equilibrata,
ambiente inquinato,
facili trattamenti
farmacologici sia
alla madre che al
neonato, ecc.).
3) Molti neonati
presentano una
immaturità
particolare del loro
sistema immunitario
che dura fino a
12-18 mesi e che
viene chiamata
ipogammaglobulinemia
transitoria: se in
questo periodo il
bambino viene
vaccinato, corre un
elevato rischio di
subire danni da
vaccino, mentre, se
si attende che il
suo sistema
immunitario maturi,
il rischio si
riduce.
4) I bambini nati
prematuri o che
hanno subito una
qualche malattia
acuta nei primi mesi
di vita o che hanno
ricevuto farmaci
immunosoppressori
(antibiotici e/o
cortisonici) nei
primi mesi di vita o
che hanno subito
interventi
chirurgici o che
hanno alterazioni
immunitarie o che
sono figli di
genitori con
patologie
immunitarie o
metaboliche e molte
altre condizioni
squilibranti il loro
precario equilibrio
immunitario, sono ad
elevato rischio di
danni da vaccini.
5) E’ noto che
minore è l’età del
neonato o maggiore è
la sua immaturità o
maggiore è il numero
di vaccini inoculati
insieme, maggiore è
il rischio che il
bambino subisca un
grave danno
vaccinale. Non
dimentichiamo che
inoculiamo circa 25
antigeni vaccinali
(compresi i
richiami) nei primi
15 mesi di vita del
bambino.
6) I vaccini
impediscono al
bambino di venire a
contatto con germi
importanti per la
sua maturazione
immunitaria e ciò è
un altro punto a
loro sfavore.
Infatti, sappiamo
che il sistema
immunitario immaturo
del bambino viene
stimolato,
rafforzato e
maturato proprio
grazie ai piccoli e
grandi combattimenti
che lo impegnano
fisiologicamente in
molte sfide
quotidiane. Non
sarebbe allora più
logico, sicuro ed
efficace irrobustire
la sua immunità
aspecifica che lo
difenderebbe da
tutti i germi,
invece di cercare di
fortificare (con
tutti i rischi che
sappiamo) l’immunità
specifica
proteggendolo con i
vaccini solo contro
7-8 germi?
7) Consideriamo che
le vaccinazioni che
noi pratichiamo non
servono per
proteggere i bambini
dalle malattie
virali e batteriche
che li affliggono
tutti i giorni;
anzi, dato che i
vaccini
indeboliscono il
sistema immunitario
(effetto che si
prolunga all’incirca
nei 30-40 giorni
successivi alla
vaccinazione), i
bambini vaccinati
risultano più
esposti alle
malattie infettive
dei non vaccinati.
8) Inoltre,
consideriamo a cosa
servano il vaccino
antitetanico in un
bambino di pochi
mesi: si arrampica
sui reticolati? E il
vaccino antiepatite
B? Per caso i nostri
piccoli sono così
precoci da avere
rapporti sessuali
pericolosi? E il
vaccino contro la
poliomielite?
L’Europa ha il
certificato “Polio
Free” (senza
poliomielite) dal
2002. E il vaccino
per la difterite?
Non ci sono casi di
difterite né in
Italia né nel resto
dell’Europa da vari
decenni (a parte
qualche sperduta
zona della Siberia).
In aggiunta, gli
extracomunitari sono
vaccinati, ma il
loro arrivo in
numero elevato in
Europa non ha
causato aumento
delle malattie per
cui noi vacciniamo i
bambini, ma pare
aver causato invece
un aumento della
tubercolosi e delle
malattie a
trasmissione
sessuale.
9) Il cervello ha un
suo sistema
immunitario
specializzato e
quando una persona
viene vaccinata, le
sue cellule
immunitarie
specializzate
(“microglia”)
vengono attivate.
Vaccini multipli e
frequenti
iperstimolano questi
neuroni provocando
il rilascio di
diversi elementi
tossici (radicali
liberi, citochine,
chemochine, ecc.)
che danneggiano le
cellule cerebrali e
le loro connessioni
sinaptiche. Questa
iperstimolazione è
la prima causa di
tante cerebropatie,
non per ultima la
sindrome autistica,
ma anche la ADHD
(disturbo da Deficit
di Attenzione con
Iperattività), le
ipercinesie, le
dislessie, le
convulsioni, ecc.
10) I vaccini sono
pericolosi sia per i
loro componenti
antigenici che per i
loro componenti
tossicologici,
perché possono
contenere: virus
vivi o morti,
batteri, parti di
DNA, frazioni
antigeniche,
tossine, proteine
eterologhe, prioni,
antibiotici,
mercurio, fenolo,
alluminio,
formaldeide,
fenossietanolo, oli
e innumerevoli nuovi
composti ad azione
conservante o
adiuvante,
nanoparticelle e
chissà cos’altro, …
perché ogni tanto si
scopre qualcosa di
nuovo. Con le
conoscenze di
immunologia di cui
disponiamo oggi,
pensare che la
somministrazione di
queste sostanze a
neonati di 2-3 mesi
di vita sia
totalmente innocua è
veramente da
“sciocchi”!
11) A quanto pare,
se la notizia di
questi giorni è
veritiera (alcuni
sono molto dubbiosi
in merito, perché
temono che la verità
sia molto più grave
altrimenti non si
spiegherebbero i
costosi e gravosi
ritiri immediati per
i banali motivi
riportati), pare che
i vaccini possano
rischiare di
contenere anche
germi contaminanti
nonostante le sempre
super-garanzie che
ci danno quando ci
assicurano che la
produzione dei
vaccini è sicura al
100%.
12) I vaccini
possono causare
qualsiasi patologia
nel bambino che li
riceve, perché
squilibrano il suo
sistema immunitario.
Infatti, se il
bambino ha un
sistema immunitario
robusto, tollera
probabilmente
abbastanza bene la
vaccinazione, ma se
ha un sistema
immunitario debole,
in un tempo
variabile di giorni
o mesi svilupperà
una delle patologie
a cui è predisposto,
e chi di noi è senza
predisposizioni
patologiche
congenite o
acquisite? E come
facciamo a sapere
quanto un bambino è
forte o debole dal
punto di vista
immunitario? Oggi
potremmo avere molte
informazioni di
questo tipo con un
semplice esame del
sangue, ma questo
esame non viene
fatto. Perché?
È forse razionale
vaccinare a tappeto
560.000 bambini
all’anno senza
sapere nulla di
loro?
È lecito eseguire un
trattamento
farmacologico (i
vaccini sono
farmaci) senza
personalizzarlo? E
senza sapere
prevedere se
l’individuo che lo
riceve ne trarrà un
beneficio o un
danno?
È lecito attuare dei
trattamenti
preventivi che
mettono a rischio la
salute e addirittura
in alcuni casi la
vita del bambino? È
lecito che un
trattamento
preventivo in un
soggetto sano,
specie se è un
bambino, possa
presentare un minimo
di pericolo?
Oggi sappiamo che i
vaccini potrebbero
far correre ai
nostri figli
pericoli non
piccoli, ma
preferisco lasciare
al Lettore il
compito di
rispondere a queste
domande
ricordandogli solo
che la letteratura
medica contiene
migliaia di articoli
che documentano i
danni da vaccini.
I medici vaccinatori
ci garantiscono che
tutti i vaccini sono
innocui, ma quando i
genitori che hanno
più paura di
danneggiare loro
figlio che di fare
“brutta figura”
davanti i medici
vaccinatori chiedono
loro di mettere per
iscritto che la
vaccinazione non
causerà alcun danno
al bambino … nessuno
di questi medici osa
mettere la sua firma
su un tale
documento. Perché?
(…) noi tutti siamo
stanchi di questa
continue notizie
allarmanti sugli
effetti dei vaccini
pediatrici.
Pertanto,
pretendiamo che il
nostro Ministero
della Salute, da una
parte ci fornisca
informazioni
precise, esaurienti
e scientificamente
corrette e
inoppugnabili
sull’efficacia e
sulla sicurezza di
tutti i vaccini e
dall’altra, dato che
solo noi genitori
siamo i veri
responsabili della
salute dei nostri
figli, vorremmo
essere liberi, come
accade in tutti i
Paesi civili, di
poter esprimere il
nostro consenso o
meno ad ogni atto
medico, comprese le
vaccinazioni
pediatriche.”
Questo è ciò che
avrebbe dovuto e
dovrebbe dirvi il
pediatra, il medico
di fiducia, il
centro vaccinale,
prima di far pungere
con un ago,
potenzialmente
dannoso, vostro
figlio.
Queste sono invece
le 10 domande di
NapoliTime rivolte
al Ministero della
Sanità. Attendiamo
risposte. Nel
frattempo la nostra
inchiesta
continuerà. Finché
non otterremo
risposte chiare.
1) Perchè il vaccino
esavalente contiene
4 vaccini
obbligatori e 2 non
obbligatori, e non
sono disponibili nei
centri vaccinali i
dosaggi singoli?
2) Perchè la
scoperta di
particelle non
biodegradabili e non
biocompatibili, in
alcuni casi anche
metalli pesanti, nei
vaccini (vedi
ricerca
Montanari/Gatti),
riconosciute
dall’intero mondo
scientifico come
dannose, non ha
portato
all’immediata
sospensione
precauzionale
dell’attività
vaccinale pediatrica
e non?
3) Perché quelle
particelle sfuggono
ai controlli che,
secondo la
dottoressa Stefania
Salmaso, direttrice
del Centro Nazionale
di Epidemiologia,
vengono eseguiti su
tutti i lotti (Il
Salvagente n. 38,
pag. 41).
4) Perchè, visto che
un bambino in vita
sua non si ammalerà
mai di 6 virus
contemporaneamente,
gli viene inoculato
l’esavalente in
un’unica seduta e in
un momento in cui il
suo sistema
immunitario è
immaturo?
5) E’ vero che in
determinate regioni
il pediatra guadagna
soldi per ogni
bambino vaccinato?
6) Perchè indicare
un limite di
prescrizione alla
richiesta di danno
da vaccino ed
emotrasfusione,
quando invece i
danni sono
permanenti e in
molti casi mortali?
7) Quale sarà la
reazione del
Ministero e
dell’Istituto
Superiore di Sanità
all’ondata di ritiri
di vaccini in vari
paesi del mondo?
8) L’art. 32 della
Costituzione recita
che nessuno può
essere obbligato a
un determinato
trattamento
sanitario se non per
disposizione di
legge. L’art. 3
stabilisce che tutti
i cittadini sono
eguali davanti alla
legge. Eppure le
vaccinazioni sono
obbligatorie in
certe regioni e non
in altre. Perché i
cittadini della
Repubblica italiana
sono trattati in
maniera disuguale e,
dunque,
anticostituzionale?
9) Perché i genitori
non vengono messi in
condizione di
scegliere davvero,
informandoli in sede
di vaccinazione, per
iscritto, con dati e
statistiche, circa i
rischi di danni
neurologici e altro
in seguito a
reazione da vaccino?
10) E’ vero che i
dipendenti della
Sanità non possono
rilasciare
dichiarazioni circa
i vaccini, pena il
licenziamento?