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ONU: contraccezione e aborto sono diritti umani delle donne

 

                

 

Il Consiglio Onu per i diritti umani con una recente risoluzione ha ribadito la necessità di garantire alle donne il diritto di accedere alla contraccezione e all’aborto nella prospettiva della tutela della salute sessuale e riproduttiva. Un problema questo che si presenta in tutta la sua drammaticità nei paesi meno sviluppati, dove l'assenza dell'educazione sessuale vede le donne morire a centinaia di migliaia per malattia a trasmissione sessuale e complicazioni durante il parto.

L'Onu intende quindi incrementare il suo ruolo per il rispetto e tutela dei diritti umani, che vengono violati sistematicamente a causa della povertà, dell'ignoranza e degli atavici condizionamenti cultural-religiosi, che colpiscono particolarmente le donne privandole di ogni minimo spazio di autodeterminazione. 

Ad opporsi all'introduzione di contraccezione e aborto tra i diritti umani delle donne è ancora una volta l'integralismo religioso.

il Vaticano parla addirittura di  "asse del male", e il quotidiano dei vescovi Avvenire, con un articolo del 24 ottobre 2012 tuona: «Trasformare l’aborto in un diritto dell’uomo, equiparandone la negazione o la limitazione a un abuso inaccettabile al pari della tortura, della pena di morte o delle mutilazioni femminili, è un teorema che nessun documento discusso e approvato in sede internazionale ha mai azzardato. Ma ora questo concetto si troverebbe la porta spalancata grazie al fatto che il più alto consesso Onu per i diritti umani ha deciso di includere tra le "buone pratiche" che implicano "obblighi di diritti umani" anche "garantire i diritti alla salute sessuale e riproduttiva" e "affrontare l’aborto non sicuro"».



 
 
 
 
 


 

Webmaster: Carlo Anibaldi