Ilva, peggiorano i dati sulla mortalità
nelle donne maxi-aumento dei tumori
(da Repubblica.it)
Il ministro Balduzzi incontra in Prefettura le associazioni
ambientaliste per presentare lo studio "Sentieri" con i dati sulla
mortalità e le malattie collegate alla qualità dell'aria. Allarme
anche per i bambini: in crescita le malattie nel primo anno di vita.
Domani arriva Clini. Appuntamenti anche in tribunale
TARANTO - Peggiorano da più 10 a più 11
per cento i dati della mortalità a Taranto secondo il Progetto
Sentieri dell'Istituto superiore della sanità sui siti inquinati.
Mentre nelle donne i tumori aumentano a seconda del tipo dal 24 al
100 per cento rispetto ai rilevamenti precedenti e nei bambini
crescono le malattie nel primo anno di vita. "Dai risultati
presentati emerge con chiarezza uno stato di compromissione della
salute della popolazione residente a Taranto", scrive il ministero
della Salute. Si apre con un allarme la settimana cruciale per il
futuro dello stabilimento Ilva. Dovrebbe infatti essere questione di
ore la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della nuova
Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l'esercizio
dell'attività industriale, che potrebbe avvenire martedì 23 ottobre
facendo entrare in vigore il testo, approvato con molte osservazioni
e critiche, dalla Conferenza di servizi il 18 ottobre scorso.
Intanto il ministro della Salute Renato Balduzzi ha incontrato le
associazioni ambientaliste per presentare lo studio compiuto
dall'Istituto superiore della sanità con l'Oms, denominato progetto
Sentieri, che si riferisce ai dati aggiornati al 2009 sull'analisi
della mortalità, del biomonitoraggio e del rischio sanitario
connesso alla qualità dell'aria.
Il più 11 per cento si riferisce all'eccesso di mortalità rilevato a
Taranto rispetto alle aspettative di morte di tutti i cittadini
residenti in Puglia: per tutte le cause
di mortalità, per tutta la popolazione, si registra un più 1 per
cento rispetto al 2008. Per le donne a Taranto invece è stato
rilevato un aumento di tumori dal 24% al 100%, a seconda del tipo,
rispetto ai rilevamenti precedenti. Lo ha reso noto il presidente di
Pacelink, Alessandro Marescotti, a colloquio con il ministro della
Salute Renato Balduzzi. In particolare, secondo i dati contenuti nel
progetto Sentieri riferiti al sito di Taranto con Statte, si
registra un incremento dei tumori al fegato (+75%), linfoma non
Hodgkin (+43%), corpo utero superiore (+80%), polmoni (+48%), tumori
allo stomaco (+100%), tumore alla mammella (+24%). Si registra
complessivamente un aumento di tutti i tumori del 30 per cento
mentre per i bambini si registrano incrementi significativi di
contrazione malattie per tutte le cause nel primo anno di vita.
Nello specifico per gli uomini il rapporto registra un incremento
del 14% per tutti i tumori; +14% per le malattie circolatorie, +17%
per quelle respiratorie, +33% per i tumori polmonari, +419% per i
mesoteliomi pleurici. Per le donne invece: +13% per tutti i tumori,
+4% per le malattie circolatorie, +30% per i tumori polmonari, +211%
per il mesotelioma pleurico.
"La situazione a Taranto è indubbiamente complessa. Credo sia
necessario uno sforzo, anche da parte della sanità' pubblica per un
monitoraggio sanitario costante e un piano di prevenzione nei
confronti dei lavoratori, dei bambini, di tutti, con iniziative
mirate". Lo ha detto il ministro Baluduzzi. "I dati su Taranto sono
allarmanti e ricalcano quelli già' circolati: bisogna partire da
questo dato di fatto per intervenire", è stato invece il commento
dell'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Ettore Attolini,
dopo l'incontro con il ministro.
Domani, martedì 23, Clini e Balduzzi saranno a Bari dove
parteciperanno a una tavola rotonda sul "Caso Ilva" dopo
l'illustrazione della relazione al Parlamento sulla gestione dei
rifiuti nella Regione Puglia, elaborata dalla commissione
d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti presieduta da Gaetano Pecorella.
Oggi e domani l'Ilva è anche al centro di due appuntamenti
giudiziari. Oggi ci sarà in Tribunale l'udienza sull'appello
presentato dalla Procura di Taranto per far sospendere l'immediata
esecutività dell'ordinanza del Tribunale del 28 agosto con la quale,
tra l'altro, venne disposto il reintegro del presidente dell'Ilva,
Bruno Ferrante, nella funzione di custode giudiziario degli impianti
sequestrati.
L'appello è stato proposto in attesa della decisione sul ricorso
presentato in Cassazione dalla procura contro la stessa ordinanza.
Il 23 ottobre il Tribunale del riesame esaminerà il ricorso dei
legali dell'Ilva contro il secondo no del gip Patrizia Todisco alla
rimessione in libertà di Emilio Riva, del figlio Nicola e dell'ex
direttore dello stabilimento di Taranto Luigi Capogrosso, tutti agli
arresti domiciliari dal 26 luglio nell'ambito dell'inchiesta per
disastro ambientale a carico dei vertici dell'azienda.